Villa Cabrini Moore è una Villa Veneta del XVII secolo con giardino cintato. In accordo con la tipica funzione agreste delle Ville Venete di Terraferma è inserita in 5 ettari di verde, nel Comune di Mirano, al cui interno è possibile ammirare una rigogliosa vegetazione e – talvolta – incontrare dei graditi ospiti del mondo animale, che vi dimorano o trovano ospitalità. Al centro del complesso architettonico si situa la casa dominicale, la residenza dei proprietari, elaborata ed ornata in quanto luogo di rappresentanza, nonché di villeggiatura estiva. La Villa rappresenta un modello di alto valore paesaggistico e formativo per il contesto storico in cui è fiorita, in quanto intreccio culturale tra il mondo rurale e quello cittadino, tipico dei cambiamenti avvenuti tra la fine del XV e XIX secolo ad opera della Serenissima. Il collegamento con Venezia, tramite bus in 20 minuti, e la ricca rete stradale, permette di raggiungere comodamente sia i luoghi di mare della costa, sia le innumerevoli città delle province vicine, da Padova, Vicenza e Verona verso ovest, a Treviso, Conegliano, Asiago e Belluno a nord.
Due massicci pilastri, isolati e sormontati da notevoli statue in pietra d’Istria, annunciano e inquadrano da lontano lo svolgimento, scenograficamente imponente, di questo articolato complesso che, dalla presenza di queste ed altre sculture poste a contornare l’area del brolo, viene comunemente indicato come Villa Cabrini “delle statue”.
Testo tratto da Pubblicazioni – Le Ville Venete – G. Mazzotti 1953 – Estratto
Nel giardino, a ridosso del muro di cinta, si evidenzia la composta sagoma della chiesetta gentilizia, risultante dalla fusione della parte anteriore, appartenente ad una prima edificazione, e della più tarda area del presbiterio, a pianta ottagonale, di chiara impostazione secentesca.
Testo tratto da Pubblicazioni – Le Ville Venete – G. Mazzotti 1953 – Estratto